I Labieni costituivano un affermato ed intraprendente nucleo gentilizio già sul finire del II sec. a.C. In questo periodo erano infatti attivi a Roma due fratelli, Tito e Quinto, rispettivamente, padre e zio di Tito Labieno (4).
Non esistono a tutt'oggi testimonianze archeologiche o epigrafiche che indichino la città di Cingoli come luogo di nascita di Tito Labieno.
Presunto busto di Tito Labieno (immagine gentilmente fornita dal prof. José I. Lago - Tratta da: Las campanas de Julio César. El triunfo de las aguillas)
Alcune fonti letterarie dimostrano, tuttavia, lo stretto legame fra la gens Labiena, Tito Labieno e Cingoli (5).
Dai versi di un poema di Silio Italico si traggono due notizie molto interessanti: la partecipazione di un esponente della famiglia Labiena, proveniente da Cingoli, alla battaglia di Canne e l’esistenza a Cingoli, al tempo della seconda guerra punica, di un centro arroccato e difeso da "alte mura": Labienus et Ocres sternuntur leto atque Opiter quos Setia colle vitifero, celsis Labienum Cingula saxa miserunt muris (...) nam Labienus obit penetrante per ilia corno