La pietra è il mezzo che ha dato vita al risveglio della manualità dell'uomo.
L'essere umano, ormai capace di reggersi sulle proprie gambe e libero di muoversi, ha conosciuto così la pietra. Si può ipotizzare che la pietra abbia fatto risvegliare quel bisogno intrinseco di creare dell'uomo, forse per il suo peso, per la sua attitudine ad essere lavorata o per la forza che ne scaturisce quando si scontra contro qualche altro elemento.
In principio può essere partito tutto da una pietra che si è scontrata contro un'altra pietra ed ecco che una sua parte mancante o una scheggia si sono rivelate all'uomo sotto forma di punta o di lama. L'uomo si è così avvicinato passo dopo passo alla lavorazione degli strumenti litici.
Durante l'età della pietra, periodo storico dalla straordinaria lunghezza, la lavorazione della pietra è stata perfezionata.
La mano degli esseri umani, con le sue cinque dita, era perfetta per impugnare le pietre. La mano era destinata grazie alla sua forma ad impugnare la pietra e il loro incontro era inevitabile, sebbene ci sia voluto un lungo periodo di tempo perché avvenisse.
Come i minerali sono arrivati nelle mani dell'uomo attraverso fenomeni come gravità, movimenti tettonici ed idrici, la pietra era destinata ad essere presa in mano dall'uomo. Non è stato l'uomo a “prendere in mano” la pietra, è stata la pietra a conferire all'uomo la capacità di “prendere” e ad insegnarli a “creare”. In questo momento è cominciata “l'era della manualità dell'uomo”.